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    Michele Chinello

    1967-2019, scopre per caso il mondo dell’arrampicata a 20 anni, grazie a un amico conosciuto a Rocca Pendice. All’epoca è molto impegnato nelle competizioni di arti marziali, dove arriva a classificarsi al primo posto in gare nazionali e terzo in coppa Europa. Il fascino dell’arrampicata però lo coinvolge in modo travolgente, portandolo ad abbandonare il mondo delle gare e delle palestre al chiuso. Rocca Pendice e Lumignano diventano il rifugio preferito nei fine settimana. Ha la fortuna di conoscere un gruppo di veri amici che gli fanno vivere in buona compagnia il piacere della scalata in modo allegro, spensierato e non competitivo. Nel 1998 entra nella Scuola Piovan del Cai di Padova, dove diventa Istruttore Nazionale di arrampicata libera; in seguito entra a far parte del Soccorso Alpino conseguendo il titolo di Tecnico di Elisoccorso, combinando così le due sue passioni: il lavoro di Infermiere d’emergenza e l’alpinismo. Attualmente predilige le lunghe vie dolomitiche; l’immersione totale nell’ambiente, il silenzio, la natura e il piacere di vivere  un’avventura, magari di più giorni, assieme a un compagno sincero, lontano dalle competizioni ma vicino alle emozioni della montagna. Nella sua ultima e tragica scalata sul Sass Maor, perde la vita assieme al compagno.

    titolocollanaanno
    Rocca Pendice (2a ed.)Arrampicata2018